Togliatti deve morire. Il luglio rosso della democrazia (Robin Edizioni, 2005)

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Roma, 14 luglio 1948. Nell’Italia dell’immediato dopoguerra uno studente siciliano ferisce gravemente con tre colpi di pistola Palmiro Togliatti, il segretario generale del Partito Comunista italiano.
Dal 14 al 16 luglio si vivono giornate di grande tensione, lo sciopero generale paralizza il Paese e gli scontri nelle piazze provocano quindici morti e migliaia di feriti.
Sono in molti a pensare che l’attentato a Togliatti non sia stato il folle gesto di un esaltato, e nasconda in realtà un complotto ordito dai servizi segreti e dalla mafia, con il benestare degli Stati Uniti d’America, ma è una teoria che nessuno è mai riuscito a provare completamente.
Lecis riscostruisce quei giorni drammatici alternando alla storia e alla cronaca l’invenzione romanzesca di uno schivo e tenace funzionario del riservatissimo Ufficio Quadri del PCI, in un romanzo dal ritmo stringato e coinvolgente, che dipinge un’Italia che, a tutt’oggi, sembra cambiata molto poco.

Togliatti deve morire. Il luglio rosso della democrazia (Robin Edizioni, 2005). Prefazione di Oliviero Diliberto

http://www.robinedizioni.it/nuovo/togliatti-deve-morire

 

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