Il senatore Fornaro: la scissione è in corso, via dal renzismo che ha fallito e diviso l’Italia

Facebooktwittergoogle_pluspinterestlinkedinmailFacebooktwittergoogle_pluspinterestlinkedinmail

di Vindice Lecis

Qualcuno dice che è una scissione triste. Le chiedo: ma la scissione c’è?

“Assolutamente sì, la scissione è avvenuta, è in corso”.

(Federico Fornaro è un senatore eletto dal Pd in Piemonte, ha 55 anni, pubblicista, è studioso di Resistenza e Socialismo. Bersaniano, è uno dei motori della fuoriuscita dal renzismo).

Dunque, non si tratta di scissione soft?

“A sinistra non sono mancate le separazioni. Ma questa ha carattere differente. E sa perché? Perché la scissione è già avvenuta con la fuga di iscritti ed elettori. In qualche modo la nostra azione certifica qualcosa che è già avvenutoe in grandi proporzioni”.

La renderete visibile nelle aule parlamentari?

“Al Senato andremo a fare un nostro gruppo. Alla Camera è noto che stiamo dialogando con i deputati che non hanno aderito a Sinistra italiana. Ma siamo certamente unitari”.

Quale è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso?

“Dopo il risultato del referendum del 4 dicembre invece di affrontare in modo approfondito l’esito di quella sconfitta ci è stato risposto con l’esigenza di fare un congresso in quattro e quattr’otto per garantire a Renzi una conferma plebiscitaria. Questo è uno dei punti”.

Ora navigate in mare aperto. Dove porterete la nave?

“Siamo nel campo del centrosinistra che vogliamo aperto, inclusivo e plurale. Non vogliamo fare l’ennesimo partito ma un soggetto per dare vita a un nuovo centrosinistra”.

Immagino su posizioni diverse da quelle renziane.

“Chiariamo subito: noi abbiamo contestato alcuni strappi vistosi del Pd con la cultura, le idee e i valori del nostro campo. Ecco perché l’idea del nuovo centrosinistra deve incardinarsi su quattro punti prioritari: il contrasto alla povertà, l’attenzione ai problemi del lavoro e della lotta alla disoccupazione, la questione della legalità e la necessità di rivedere una riforma della scuola calata dall’alto”.

Mi definisca il renzismo.

“Qualcosa che ha devastato i grandi bacini culturali del centro sinistra. Sostenuto dall’azzardo, rivelatosi poi un’illusione, di sostituire gli elettori di sinistra in uscita con quelli provenienti da Berlusconi. Un progetto fallito. Il Pd renziano ha cancellato le radici”.

Cosa servirebbe al centro sinistra?

“Il candidato socialdemocratico tedesco Schultz alla domanda su che cosa dicesse di nuovo ha risposto: nulla, abbiamo 150 anni di storia alle spalle! E sta volando nei sondaggi. Invece Renzi ha voluto strappare e rimettere tutto in discussione, che non significa innovazione”.

Il segno più chiaro è avvenuto con il jobs act.

“Si dovevano avviare prima le politiche attive del lavoro che, invece, non ci sono state. Hanno preferito affidarsi agli sgravi e all’idea di queste tutele crescenti. Che, per definizione, a un certo punto terminano. Noi avevamo proposto le assunzioni dopo il triennio e con l’Articolo 18. Si è scelta un’altra strada, frutto della cultura del renzismo”.

Vale a dire?

“Lui pone sullo stesso piano imprenditori e lavoratori senza neppure capire e vedere, invece, le reali asimmetrie esistenti. Bisogna al contrario elevare i livelli di tutela del più debole, cioè il lavoratore”.

Sul versante sociale, un banco di prova saranno i referendum della Cgil. Come vi schiererete?

“Fermo restando che è un diritto che i referendum si svolgano, la politica ha il dovere di aprire un confronto per trovare le soluzioni normative nella direzione delle richieste dei promotori. Questo è un nervo scoperto per il Pd. Se si andrà a votare noi voteremo Sì”.

Dopo i gruppi parlamentari sperate di avere successo nel coinvolgere, nei territori, i tanti delusi del Pd?

“Tutte le valanghe nascono da una palla di neve. L’ambizione è quella di costruire nei territori una casa politica per chi ora non ce l’ha perché meso sai margini da un partito che aveva strappato le radici. Noi vogliamo un centrosinistra di governo ma dentro una storia”.

Facebooktwittergoogle_pluspinterestlinkedinmailFacebooktwittergoogle_pluspinterestlinkedinmail

Be the first to comment on "Il senatore Fornaro: la scissione è in corso, via dal renzismo che ha fallito e diviso l’Italia"

Leave a comment